


IRLANDA
L’isola di smeraldo
IRLANDA
DUBLINO.
E’ una città piccola ma interessante dove si respira un’aria di cultura grazie al fatto che ha dato i natali a diversi famosi letterati e ad alcuni premi Nobel e che le hanno valso il titolo di Città della Letteratura conferitole dall’Unesco.
James Joyce, Oscar Wilde, G.B.Shaw, Samuel Beckett, William B.Yeats, Jonathan Swift Sean O’Casey, Seamus Heaney, Percy French, Brendan Behan, Patrick Kavanagh, solo per citare i più famosi hanno passeggiato per le strade di Dublino edh anno lasciato le loro trace nei libri che hanno scritto.
La parte più interessante è il percorso che va da:
– St.Stephen Green, un parco bellissimo con laghetti e cigni che fa coppia con Merrion Square altro parco contornato da bei palazzi vittoriani che ospitano i musei di storia naturale e il National Museum. All’angolo nord di Merrion Square si trova la statua di Oscar Wilde proprio di fronte alla sua casa natale.
-Trinity College, il prestigioso istituto accademico più antico di Cambridge e di Oxford. Oltre il suo green, il prato verdissimo su cui si affaccia la costruzione progettata per l’educazione dei figli maschi dell’aristocrazia protestante e inaugurata dalla regina Elisabetta I, si trova il manoscritto simbolo della longevità della letteratura irlandese. Si tratta del Book of Kells, un evangeliario miniato in quattro volumi (solo due sono esposti al pubblico), considerato uno dei capolavori del medioevo europeo. Ma anche il testimone della secolare arte monastica della copiatura e della miniatura dei testi, arte alla quale si fa risalire la tradizione irlandese della letteratura. Prima di lasciare il College, bisogna assolutamente dare uno sguardo alla Long Room, cioè alla sala della Trinity College Library, considerata la biblioteca più bella d’Irlanda.
-Grafton Street, cuore pulsante dello shopping di lusso di Dublino con le sue viette adiacenti con negozietti e pub tra i quali il famoso Kehoe’s Pub (South Anne Street) uno dei pub più belli del centro con un bellissimo bancone in stile vittoriano, un separe e angolini appartati. Si dice che che serva la migliore pinta di Guiness della città.
-Temple Bar: è il quartiere più vivo di Dublino in ogni ora del giorno e di notte. Pieno di localini e pub è una vera attrazione che calamita l’attenzione e la voglia di andarci. Dal Merchant Arch è possibile raggiungere il famoso “Ha’penny Bridge” il ponte da Mezzo penny. Era il pedaggio che nel 1836 si doveva pagare per attraversare il fiume Liffey ed entrare nel vecchio centro storico di Temple Bar. Il contributo alle spese sostenute per costruire il ponte ne divenne anche il soprannome, «Ha’penny», cioè half penny, mezzo penny appunto.
-St.Patrick Cathedral, è la cattedrale più grande d’Irlanda che sorge nel punto in cui San Patrizio battezzava i capiclan immergendoli nelle acque di un pozzo che si trova nel giardino adiacente. Da qui la leggenda del pozzo di San Patrizio che secondo una leggenda medievale era una caverna molto profonda che si trovava su un isolotto del Lough Derg, nell’Irlanda nord-occidentale. Qui San Patrizio era solito ritirarsi in preghiera e si narra che Cristo gli aveva indicato la caverna per far vincere l’incredulità dei fedeli poco convinti a proposito delle pene dell’aldilà: chi fosse riuscito a raggiungerne il fondo, superando una serie infinita di prove, avrebbe ottenuto la remissione dei peccati e l’accesso a un luogo di delizie e infine al Paradiso.
E’ un’altra delle tappe del circuito letterario, perché qui ha l’onore di riposare Jonathan Swift, autore dei Viaggi di Gulliver e decano della cattedrale esattamente tre secoli fa. Poco distante, la Marsh Library è la biblioteca più antica d’Irlanda e custodisce un patrimonio di oltre 25.000 testi del XVI e XVII secolo.
-Guiness Storehouse. E’ la vecchia fabbrica della Guiness rivisitata in tono moderno dove all’interno di un percorso stile Expo 2015 si vede tutto il processo di realizzazione della famosa bevanda nera. Sulla sommità del palazzo di sette piani c’è il gravity bar dove, compreso nel biglietto, si può bere una pinta di Guiness o di Hop House 13 la versione chiara della Guiness. I biglietti conviene acquistarli via internet prenotando la visita. A seconda dell’orario e della disponibilità il prezzo va dal 17.5-20€.
-I ponti sul Liffey. Oltre il “Ha’penny”, c’è il fantastico ponte disegnato dall’archistar disegnato da Calatrava a forma di arpa celtica, simbolo d’Irlanda.
I ponti della città, intitolati ad alcuni degli ambasciatori più noti della sua creatività, quegli scrittori che le hanno valso il titolo di Città della Letteratura conferitole dall’Unesco. Due di essi, Sean O’Casey e Samuel Beckett, sembrano unire due mondi, più che due sponde. Da una parte l’antica Custom House e, dietro, l’Abbey Theatre, fondato William Butler Yeats (premio Nobel per la letteratura, come George Bernard Shaw, Samuel Beckett e Seamus Heaney) e conosciuto come il teatro degli scrittori; sulla sponda opposta, oltre le campate di acciaio, il risultato dell’estro architettonico di Daniel Libeskind, che con il Grand Canal Theatre contribuì a trasformare i malfamati Docklands nella nuova zona trendy dall’aria vagamente mediterranea. Passeggiando lungo il canale che da il nome al teatro, un trionfo di rosso e di iniziative culturali, si incontrano le statue di Percy French e altri due grandi della letteratura irlandese, Brendan Behan e Patrick Kavanagh, poeta cui è dedicato un itinerario che dal Grand Canal arriva a Raglan Road.
Per proseguire l’itinerario letterario della città basta farsi prendere per mano dagli scrittori e seguire i luoghi in cui vissero oppure quelli in cui decisero di ambientare le vicende dei protagonisti delle loro opere. Ecco allora che si passa dalla casa natale di George Bernard Shaw, al n. 15 di Marino Crescent, dove nacque Bram (Abraham) Stoker, padre di Dracula. O ancora in Merrion Square, dove un Oscar Wilde di bronzo siede in posizione curiosa e noncurante proprio di fronte alla sua casa natale, al n. 1 della piazza (sul lato opposto del Parlamento).
-Immancabili le tappe nei pub frequentati dagli scrittori, come il Palace Bar di Fleet Street, in stile vittoriano, o il Pub Mulligans, uno degli imperdibili per gli amanti del genere. Ma ci sono anche quelli raccontati nei libri e scelti come i luoghi preferiti dei personaggi, come Davy Byrne’s, il pub di Leopold Bloom dell’Ulisse di Joyce, che nella realtà era spesso frequentato anche dallo scrittore.
Per l’albergo conviene cercarne uno tra O’Connel Street, Temple Bar e Merrion Square in modo da essere autonomi nel movimento. Non è male anche il quartiere di Sandymount, vicino all’Aviva Stadium, che però se non si dispone di un’auto occorre dipendere dagli orari del treno, frequenti durante il giorno, un po’ meno di sera.
DUBLINO – GALWAY
Clonmacnoise
Questo sito monastico rIsalente al 545 d.C. comprendei vasti resti di una cattedrale, una torre a base circolare, croci celtiche e non meno di sette chiese nascondono le loro origini paludose. E’ uno dei più celebrati luoghi sacri d’Irlanda e fu un tempo uno dei principali centri religiosi e culturali in Europa. Fondata da San Ciarán Mac a tSaor (“”figlio del carpentiere””), Clonmacnoise era situata all’intersezione del fiume Shannon e della strada principale che all’epoca collegava l’Irlanda da est a ovest, una posizione strategica che si dimostrò cruciale per la sua crescita.
La più famosa delle croci, la Cross of the Scriptures, è ornata da scene della Crocifissione e del Giudizio Universale.
Galway.
Galway è una città dallo spirito artistico e bohémien con una serie infinita di localini e pub che percorrono le due strade principali. Si può iniziare la visita della città da Eyre Square, dove nel medioevo si tenevano le giostre medievali e il mercato e oggi riconvertita in spazio verde che conserva la Browne Doorway, un ingresso riccamente decorato di una dimora mercantile. Poco oltre la piazza inizia il centro storico con la pittoresca William Street che poi diventa Shop Street: lungo il tragitto, fra negozietti deliziosi e artisti di strada, incontrerete prima il Lynch’s Castle, la più bella casa medievale d’Irlanda, dalla facciata decorata con sculture e stemmi della famiglia Lynch e del re Enrico VII e la vicina Collegiate Church of St. Nicholas, anch’essa medievale. Arrivati a Cross Street vedrete il cuore del centro con i pub più colorati e il Dillon’s Jewellers, un piccolo museo dedicato alla nascita, alla storia culturale e alla realizzazione del famoso Claddagh Ring, il tradizionale anello di fidanzamento irlandese, nato proprio a Galway. Arrivati sul mare, in corrispondenza del ponte, girate a sinistra e vi troverete di fronte il cinquecentesco Spanish Arch da cui parte una piccola passeggiata verso il mare.
Vale la pena percorrere anche le piccole viette laterali ricche di negozietti e di cose da vedere come la casa natale della moglie di James Joyce, Nora Barnacle o l’Hall of the red earl
Connemara
Questo angolo occidentale dell’Irlanda rappresenta la quintessenza irlandese fatta dall’unione sublime di mare e di terra. Connemara in gaelico significa “Insenature del mare” e il nome ben rappresenta questo territorio.
Partendo da Galway è possibile fare un giro circolare partendo dalla strada costiera (R340-341) che segue i litorale incredibilmente frastagliato con un susseguirsi di piccole insenature e spiaggette (Dog’s bay), un susseguirsi di isolette e piccole penisole che si prolungano nel mare, villaggi di pescatori come Roundstone (dove fermarsi a mangiare delle fantastiche ostriche da O’Dowds, un ristorantino proprio sulla baia) fantasticamente arroccati intorno alla baia con le barche di pescatori scaricano aragoste e pesce fresco.
Occorre prevedere del tempo aggiuntivo per esplorare la fantastica Kilkieran Bay, una baia fatta di una serie di piccole isolette bellissime collegate fra di loro da stradine rialzate dove è possibile perdersi. Da non perdere Coral Strand all’estremità della baia, una spiaggia composta dic oralli e conchiglie.
La strada si arricchisce di panorami soprattutto dopo Roundstone fino ad arrivare a Clifden. Clifden è la “capitale” del Connemara ed è un paesino molto caratteristico di epoca vittoriana con una bella strada commerciale che si presta a piacevoli passeggiate.
Da Clifden parte la Sky Road che è un percorso ad anello di ca.12 km fatto di uno spettacolare paesaggio costiero, selvaggio e frastagliato in compagnia di pochi visitatori e di molte pecore del Connemara. La strada è particolarmente stretta e conviene percorrerla in senso orario. Ci sono comunque diversi punti dove è possibile fermare la macchina per ammirare il panorama. Da Clifden la Sky Road è molto ben segnalata. Attenzione alle pecore che spesso si mettono a pascolare lungo la strada e occorre pazientare prima che si spostino.
Ritornati a Clifden si prende per Letterfrack per arrivare al Connemara National Park per gli amanti del trekking, con i suoi 2000 ettari di torbiere, montagne e brughiere percorsi da sentieri di diversa difficoltà. Poco distante vi è la fantastica Kylemore Abbey, un complesso monastico in stile gotico adagiato sul lago e in un contesto da favola. Assolutamente da vedere.
Nel rientro verso Galway si percorrerà la statale N59 immersi in un paesaggio verdissimo disseminato di laghetti e torbiere fino ad arrivare a Oughterard, un piccolo e caratteristico villaggio famoso per la pesca sportiva. Le indicazioni portano al castello di Aughnanure che però non è un granchè.
Il Connemara è una delle più importanti regioni Gaeltacht ovvero di lingua gaelica e spesso le indicazioni stradali sono solo in gaelico. Anche nel dialogo con i locali l’accento gaelico è molto marcato e si può fare più fatica a comprenderli.
Aran Islands
Altra escursione molto interessante da Galway è quella alle isole Aran, molto selvagge ed isolate. Occorre prendere il traghetto in partenza da Galway o da Doolin il mattino presto. Per visitare le isole occorre noleggiare una biciletta.
GALWAY – BURREN- CLIFF OF MOHER – KILKEE
Da Galway si prende Wild Atlantic Way. La Wild Atlantic Way è l’itinerario costiero più lungo al mondo con i suoi 2500 chilometri ininterrotti di magnifici paesaggi costieri in cui si alternano meravigliose scogliere, incantevoli porticcioli, spettacolari spiagge di sabbia bianca, insenature profonde e villaggi pittoreschi. Lungo questa superba strada costiera potrete ammirare la vera essenza della bellezza irlandese: flora e fauna, storia e arte, tradizione e avventura, musica e cultura. Lungo il tragitto si trovano diversi discovery points, luoghi di straordinaria bellezza paesaggistica, ben segnalati durante il percorso, insieme a una serie di informazioni circa attività e altre attrazioni in zona, punti di interesse e siti storici.
Appena lasciata Galway e superata la baia si arriva a Kinvara accolti dal fantastico Dunguaire Castle riflesso magicamente nel blu intenso del mare o, secondo le maree, isolato nel suo terraapieno. Interessanti anche le case con il tetto di torba.
Burren
Questo paesaggio spettrale e lunare è unico nel suo genere: un tavolato calcareo, spoglio di vegetazione e ricco di fenditure che arriva fino al mare.
Il Burren è un tavolato calcareo, spoglio di vegetazione, in cui la roccia si fissò quando la zona era sotto il livello del mare, 350 milioni di anni fa. Poi, 250 milioni di anni fa, il movimento delle zolle sulla crosta terrestre, ha causato la frattura del pavimento roccioso, deformandolo nel puzzle che tuttora è visibile.
Uno dei monumenti neolitici più notevoli nel Burren è il magnifico Poulnabrone dolmen: è sicuramente la testimonianza preistorica più famosa del Burren, fra le 70 tombe megalitiche della regione. Risalente al 3800-3200 a.C., quando fu trovato, il dolmen conteneva le ossa di 25 persone, oltre a gioielli e ceramiche.
Tra i forti, invece, risaltano il Cahercommaun Fort, costruito al margine della scogliera, vicino Carron, e il Ballykinvarga Fort, vicino Kilfenora. Interessanti rovine monastiche sono quelle della Corcomroe Abbey, abbazia cistercense fondata dagli O’Briens nel XII secolo.
Doolin è un paesino diviso in tre frazioni di cuila più turistica e Fisherstreet che non è nient’altro che una strada che conduce al porto disseminata di agenzie che propongono le escursioni in barca alle Cliff of Moher o alle Aran Islands. Noi abbiamo fatto l’escursione alle scogliere con O’Brien line che ha una partenza ogni ora. Attenzione al mare che è sempre grosso e quindi non bisogna soffrire di mal di mare. Inoltre è bene considerare anche la luce poiché al mattino il sole è dietro alle scogliere e quindi le si vedono scure. Meglio sarebbe, tempo atmosferico permettendo, andare nel pomeriggio o al tramonto.
Cliff of Moher.
Le Cliffs of Moher (Aillte an Mhothair, che in gaelico significa “scogliere della rovina” sono lunghe 8 chilometri e raggiungono un’altezza massima 214 metri di altezza. Le Cliffs of Moher si trovano nella contea di Clare, lungo la Wild Atlantic Way, circondati dal favoloso paesaggio del Burren, di cui però non fanno geologicamente parte. Arrivando dalla strada c’è un comodo parcheggio a pagamento che funge anche da biglietto d’ingresso alle scogliere. Dal visitor center si può andare o alla Torre di O’Brien , una torre che risale al 1835 e venne costruita per i turisti dell’epoca come punto di osservazione privilegiato sulle scogliere. Nelle giornate limpide la vista può estendersi verso sud fino a Loop Head, sulla punta meridionale della contea di Clare e oltre le montagne della contea di Kerry. Guardando invece verso nord si può ammirare il profilo delle Twelve Bens del Connemara al di là della Galway Bay. La vista delle isole Aran è quasi sempre garantita a meno che la visibilità non sia compromessa dalla nebbia. Questo è uno dei punti migliori per osservare e fotografare il tramonto.
Risalendo invece le scogliere dal lato opposto si può ammirare il Breanan Mór E’ questo il nome in gaelico dello sperone roccioso che si trova in corrispondenza della O’Brien’s Tower, probabilmente il risultato di un crollo della falesia in tempi remoti. Costituisce una parte importante dello skyline delle Cliffs, è alto circa 70 metri e lo si può vedere da vicino con le escursioni in barca in partenza da Doolin per ammirare le scogliere dal mare. Recentemente è diventato famoso per essere stato lo sfondo in una scena del film “Harry Potter e il Principe Mezzosangue“.
Sempre dal mare si possono vedere numerose grotte che si trovano al di sotto delle scogliere. La più grande è la Giant’s Cave, una cavità alta circa 100 metri davvero impressionante da ammirare a distanza ravvicinata.
Lasciate le Cliff of Mohere e dirigendosi verso sud si incontra il paesino di Ennistymon che è veramente desolante se non fosse per le belle cascate che scorrono proprio in mezzo al villaggio.
Arrivati a Kilkee, una località balneare caratterizzata da una lunga e bella spiaggio a mezzaluna, si può proseguire per fare il Loop Head, un percorso ad anello lungo la piccola penisola che porta fino al faro fra scogliere, villaggi pescatori e distese di prati verdi che si gettano nell’oceano. Il faro di Loop Head è il punto culminante di una spettacolare scenic route fra scogliere, villaggi di pescatori e distese di prati verdi che si gettano nell’oceano. Accompagnati solo dal vento e dal silenzio arriverete al Bridges of Ross, un capolavoro della natura: un ponte che unisce due lembi di scogliera e dall’incontro magico della natura nasce una piccola laguna di acqua blu cristallina, nascosta e protetta dalla furia degli elementi.
KILKEE – DINGLE PENISULA – KILKERNY
Da Kilkee si raggiunge Killimer da dove ogni ora (o mezzora in alta stagione) partono i traghetti che collegano Tarbert nella contea di Kerry, evitando così di arrivare alla trafficata Limerick (19€ per auto. 15€ se prenotati on line).
Arrivati alle porte della penisola di Dingle si incontra Killorglin che non ha nulla di straordinario se non un bellissimo esemplare di mulino a vento. Da Killorglin a Dingle il paesaggio è di una bellezza straordinario e dall’alto del passo si possono ammirare le montagne con la neve, i pascoli verdi puntecchiati dal bianco delle pecore e il mare sullo sfondo.
Arrivati a Dingle si scopre un paesino di pescatori vivace e mondano con un’intricata serie di viette piacevoli d apercorrere e e da una serie di pub dove è possibile ristorarsi.
Bellissimo da Dingle è percorrere tutta la penisola per scoprire i fantastici angoli che la caratterizzano con scogliere imponenti e baie fantastiche. Da ricordare Dunberg Fort, Dunmore Head e Clogher Head. Il Gallarus Oratory non è niente di chè.
La Dingle Penisula è sicuramente la penisola più bella e caratteristica dell’ovest.
Sulla strada da Kilkee a Killarney all’improvviso si incontra una striscia lunghissima di sabbia: è Inch point. Un fantstico dito nella baia di dune sabbiose e con una spiaggia animata da coraggiosi surfisti. Dal promontorio al tramonto è uno spettacolo da non perdere.
Killarney.
E’ una città turistica molto animata circondata da montagne, laghi e cascate. Tutto questo la rende particolarmente vivace oltre ad essere la base di partenza per il Ring of Kerry: un bellissimo percorso ad anello di 179 Km. che percorre tutta la penisola di Iveragh con suggestivi sguardi tra il verde dei prati e il blu dell’oceano, scorrendo tra rovine medioevali, montagne, isole e laghetti. La principale attrazione oltre al Ring of Kerry è il Killarney National Park.
KILKERNY – CORK – CASHEL – KILKENNY
Cork
E’ sicuramente la città più brutta che abbiamo visto in Irlanda. Probabilmente deve il suo aspetto caratteristico al fatto di essere una città portuale pesantemente colpita dalla recente crisi ma è l’unico posto in Irlanda dove il degrado, l’abbondono e la trasandatezza emergono rispetto al calore umano e ai paesaggi.
Cashel
La Rock of Cashel è una visione da sogno: una granitica forma rocciosa abbellita da torri, muri, merletti e torrette circondati da prati verdissimi. Domina la pianura di Tipperary per miglia e miglia ed è un vero gioiello di architettura religiosa da gustare senza fretta. Già i Celti occuparono questo rilievo alto 60 m e il re di Munster vi eresse un forte di pietra (cashel) nel V secolo per controllare da qui gran parte dell’Irlanda meridionale.
Nel 450 Patrizio visitò questo luogo, predicò presso la fortezza reale e convertì Aengus, Re di Munster. Una leggenda racconta che durante il battesimo di Aengus la punta del pastorale di S. Patrizio ferì accidentalmente il piede del re. Aengus sopportò il dolore in silenzio e alla fine della cerimonia, quando Patrizio notò la ferita e gli chiese perché non avesse detto nulla, il re rispose che pensava fosse parte del rituale. Secondo un’altra leggenda S. Patrizio colse a Cashel un trifoglio e se ne servì per spiegare il mistero della Santissima Trinità al re di Munster. Fu così che il trifoglio divenne simbolo dell’Irlanda. Nel 1101 la collina fu offerta alla Chiesa, che decise di erigervi una cattedrale (XIII secolo), una cappella e una torre rotonda. Tale centro religioso fu florido fino all’assedio di Cromwell nel 1647, che culminò con il massacro dei suoi 3000 occupanti. L’abbazia fu abbandonata definitivamente nel XVIII secolo. Da allora la Rock of Cashel è una delle attrazioni turistiche più note e visitate dell’intero paese. Oggi le possenti mura di pietra contengono una torre circolare, la cattedrale, una cappella romanica del XII secolo, croci celtiche e altre strutture. Percorso di visita All’interno del complesso c’è la Hall of the Vicars Choral: sala dei cantori ospita la croce di S. Patrizio. La King Cormac’s Chapel: è la più ricca cappella romanica dell’isola, con i suoi affreschi medievali di ispirazione germanica come il battesimo di Cristo o le scene dei Magi e i timpani scolpiti. La splendida cattedrale gotica di architettura anglo-normanna è davvero suggestiva: attraverso i suoi archi, affreschi e le numerose testimonianze del suo passato di incendi e guerre potrete immaginare la vita del tempo. La torre circolare invece è la parte più antica del complesso, alta più di 30 metri ma non visitabile.
Kilkenny
La meravigliosa cittadina di Kilkenny conserva un fascino antico di incomparabile bellezza: affacciata sul fiume Nore, con le sue stradine medievali, i vicoli stretti e l’imponente castello, riporta indietro nel tempo. Ad ogni angolo si trovano negozi di artigianato locale, laboratori e studi di artisti al lavoro. La vita della città ruota intorno alla collina e al castello: scendendo a valle la principale arteria, la Parade è un ampio viale che veniva usato per le parate militari e le cerimonie municipali mentre la High Street è la via dello shopping che porta alle altre attrattive. Il maestoso castello di Kilkenny è sicuramente l’attrazione più visitata della città: questa magnifica dimora circondata da un parco davvero meraviglioso fu abitato fino al 1935.
Black Abbey Church: fu fondata dai domenicani nel 1225 ma dopo la soppressione ad opera della riforma cadde in rovina. Oggi è stata ristrutturata e riportata agli antichi splendori. Rothe House è uno delle più signorili testimonianze dell’epoca Tudor, un ricco complesso abitativo del 1594 con tre edifici e cortili voluto da un facoltoso mercante.www.rothehouse.com St. Canice’s Cathedral: la cattedrale della città risale al 1200 e nonostante la guglia sia crollata nel 1332 è uno splendido esempio di gotico puro che vi farà tornare indietro nel tempo. Anche gli interni meritano una visita per le pietre tombali in marmo nero così come la torre circolare che dopo 160 gradini vi regalerà un’impagabile vista sulla città.
KILKENNY – DUBLINO
DUBLINO – BELFAST
Belfast era considerata, insieme a Beirut, Baghdad e Bosnia, una delle quattro B da evitare. Dopo l’accordo del Venerdi Santo del 1998 con il quale l’IRA e il DUP deposero le armi, la città è diventata una città accogliente e piena di attrazioni. Certamente a West Belfast si respira ancora un’aria greve poiché i morti delle due fazioni non sono stati dimenticati e il muro che divide il quartiere cattolico repubblicano di Falls Road da quello protestante unionista di Skankill è ancora lì a fare da divisorio tra i due credo.
In questa zona ci sono fantastici murales ispirati dagli avvenimenti di quegli anni e con il famoso murales di Bobby Sands sulla sede del Sinn Fein.
A Belfast è interessante vedere le strade e le piazze nel centro e seguire il corso del fiume per scoprire tutta la nuova parte della città. Gli imperdibili di Belfast:
CITY HALL
Probabilmente il monumento più conosciuto di Belfast, la City Hall si staglia imponente al centro della città ed è famoso anche perché è stato la sede della prima riunione del Parlamento dell’Irlanda del Nord nel 1921. Oggi è ancora la sede del Parlamento ma è anche un parco pubblico dove andare per riposarsi seduti sulle panchine (e si possono anche ricaricare gratuitamente i cellulari nelle colonnine allestite proprio all’interno del perimetro del monumento).
TITANIC MUSEUM
Il Titanic venne costruito proprio nei cantieri navali di Belfast che per rendergli omaggio ha deciso nel 2012 di aprire un Museo dove si ripercorrono le fasi di costruzione della nave e anche tutti i momenti successivi. Interessante la ricostruzione, con immagini dell’epoca, della storia e della società di Belfast negli anni del Titanic. Una visita per gli amanti del mare e del Titanic ma anche per chi ama l’architettura visto che la struttura da sola vale il biglietto di ingresso. L’intero quartiere dove sorge il Titanic Museum è stato riqualificato e oggi ospita anche i leggendari Studios dove viene girato Game of Thrones e l’SS Nomadic, la nave con la quale i passeggeri del Titanic vennero trasportati a bordo prima di partire.
CASTELLO DI BELFAST
Situato nella zona di Cavehill, è stato ricostruito nel 1870 dopo che un incendio lo distrusse. Non solo il Castello ma l’intera zona è da vedere se si ama la montagna e una passeggiata su quello che viene chiamato Napoleon’s nose per ammirare tutta la bellezza dei dintorni di Belfast è obbligatoria.
MURALS
I murales di Belfast raccontano per intero la storia della città e dei suoi abitanti. Falls Road e Shankill Road sono le due zone nelle quali si trovano i murales e coincidono anche con le zone, rispettivamente cattolica e protestante, dove in passato si scatenarono i Troubles. A dividere le due zone l’International Peace Wall caratterizzato da cancelli che ogni sera, ancora oggi, vengono chiusi per evitare problemi di vandalismo. Non solo murales politici ma anche murales legati al calcio (con George Best grande protagonista) e murales che ritraggono altri conflitti nel mondo. Il modo migliore per vedere i murales di Belfast è con un tour privato in Black Cab o con una guida locale. Anche il classico Hop on hop off passa per west Belfast ed ha diverse fermate interessanti.
ST GEORGE’S MARKET
Aperto venerdì, sabato e domenica, il St George’s Market è stato votato come il miglior mercato al coperto del Regno Unito. Imperdibile un assaggio di tutti i prodotti locali e, se sei in cerca di souvenir, di pezzi di artigianato locale. E’ molto interessante anche mangiare al St George’s Market scegliendo tra i tanti produttori locali. Imperdibili i pancake di patate e le ostriche. Il St George’s Market è stato votato come miglior mercato al coperto di tutta l’UK.
CRUMLIN ROAD GOAL
“The Crum” è la vecchia temutissima prigione di Belfast che si erge proprio di fronte al vecchio palazzo del tribunale da dove, con un passaggio sotterraneo, venivano portati i detenuti. Molti personaggi storici furono detenuti e furono effettuate 17 esecuzioni capitali.
INFORMAZIONI UTILI
AEROPORTO – CITTA’
Autobus: fuori dagli arrivi ci sono diverse linee che portano direttamente dall’aeroporto al centro di Dublino o verso le principali località vicine alla capitale. Sugli autobus per fare il biglietto si accettano solo monete, meglio acquistare i biglietti online prima della partenza.
Airlink: E’ il bus espresso dall’aeroporto al centro città, il più usato e il più rapido. Ferma in tutti i punti di maggiore interesse, come il Trinity College, Temple Bar, Christ Church e la Central Bus Station. Impiega circa 40 minuti fino a Temple Bar.
Dublin Bus: La soluzione più economica ma più lenta è quella di scegliere tra uno dei diversi bus di linea in particolare i più pratici sono il n°16 e il n° 41. Si impiega circa 1 ora per giungere in centro, con fermate strategiche a O’Connell Street e Parnell Square e con una frequenza di ogni 10 minuti dall’alba a mezzanotte.
Aircoach: questa compagnia privata molto simile all’Airlink prevede diverse linee garantendo collegamenti con il centro città e zona sud 24 h su 24.
Auto: L’aeroporto di Dublino dista circa 10 km dalla città ed è raggiungibile in automobile tramite l’autostrada M50 e M1. Lungo la M50, tra l’uscita 6 e la 7, è in funzione un sistema senza barriere per la riscossione del pedaggio. Molte compagnie di noleggio hanno concordato un sistema che consente di addebitare il pedaggio direttamente sulla carta di credito lasciata in cauzione. Non è quindi necessario pagare il toll.
Parcheggi: attenzione alle multe per i parcheggi a pagamento. Il parcheggio in strada è permesso, ma una riga gialla lungo il bordo della strada indica restrizione mentre una doppia linea gialla indica che il parcheggio è vietato. Attenzione alle strisce bianche che non significano parcheggio libero ma occorre sempre considerare cosa dice il cartello. Normalmente c’è il “pay and display” dove occorre pagare al parchimetro ed esporre il tagliandino. Normalmente funzionano dal lunedi al sabato fino alle 19 e liberi alla domenica, Pasqua e lunedi dell’angelo.
Benzina: le pompe di benzina si trovano ovunque ma in alcune zone dell’ovest (Dingle penisula e Ring of Kerry) è sempre meglio fare il pieno prima di partire.
Pedaggi: sulle Motorway (contrassegnate da una M) ogni tanto si trova un toll che va da 1.90€ a 2.90€. Dopo il toll si può entrare e uscire liberamente senza pagare nulla (M4 Dublino-Galway: 2.90€, oltre a M6: 1.90€, M8 Cork-Kilkenny: 1.90€, M1 Dublino-Belfast: 1.90€).
Strade Statali (contrassegnate da una N): gratuite. Strade principali in due corsie.
Strade secondarie e locali (contrassegnate da una R): alcune sono molto strette e tortuose.
Segnaletica: attenzione perché spesso è orizzontale ma di notte non è molto visibile. I cartelli stradali sono tutti in doppia lingua: in gaelico e in stampatello in inglese.