PILLOLE DI VIAGGIO
Se in Islanda ti alzi e non ti piace il tempo, aspetta cinque minuti: probabilmente cambierà.
IL NOSTRO GIRO
Abbiamo percorso la Hringvegur, la mitica ring road, in senso antiorario ma è assolutamente indifferente scegliere l’una o l’altra direzione.
Reykjavik.
Poco piu’ di un paese. Molto carino e curato con un centro storico ancora basato sulle vecchie costruzioni in legno. La via principale e’ Laugavegur dove ci sono i negozi mentre per i ristoranti e i pub occorre andare sulla strada che porta al vecchio porto o all’inizio di Laugavegur. Non ci sono attrazioni particolari se non il Music Hall Harpa e la nave vichinga stilizzata.
Il circolo d’oro.
Non e’ una cosa straordinaria ma sicuramente interessante. In circa 5-6 ore si fa l’intero giro.
Thingvillir. E’ un sito dell’Unesco quale patrimonio dell’umanità per la sua valenza storica e geologica. Occorre tuttavia arrivare preparati per poterne apprezzare le caratteristiche. In caso contrario sembrerà di essere su una semplice terrazza panoramica.
In realtà il canyon Almannaja e le spaccature che si vedono sono la separazione delle due placche tettoniche del continente europeo e dell’America del nord.
Proprio per questa caratteristica unica, i vichingi decisero nel 930 di insediare qui il loro primo parlamento (Althing) che fu anche uno dei primi parlamenti del mondo.
Nell’anno 1000 sempre qui gli islandesi decisero di convertirsi al Cristianesimo e fu sempre qui che nel 1944 fu dichiarata l’indipendenza dalla Danimarca.
Per questi motivi non si può non passare da Thingvillir in un giro in Islanda.
Il parcheggio e il bagno sono a pagamento.
Geyser. Molto interessante. Il geyser Skorgur emette il suo getto di acqua e vapore ogni 8 minuti. Interessante anche il campo geologico esterno.
Godafoss (Gulfoss). Cascate magnifiche con doppio salto. Occorre scendere per ammirarne la bellezza dal fronte del primo salto. Da provare la zuppa di agnello al ristorante vicino al parcheggio.
Laguna Blu. Molto sopravvalutata. Siamo arrivati in tardo pomeriggio e invece che blu l’abbiamo trovata color acqua sporca. E’ una piscina all’aperto molto costosa (ingresso semplice da 6.100 Isk)
Reykjavik-Vik.
Nulla fino a Hvolsvollur dopo di che i paesaggi diventano splendidi. Si inizia con la cascata di Seljalandsfoss da ammirare dal basso, dall’alto e da dietro (ci si bagna). Parcheggio e ammissione gratuita. Bellissimo anche il contesto generale. Da qui parte la strada per Porsmork per andare in una splendida valle ai piedi di tre ghiacciai.
Poco dopo c’è l’altrettanto splendida cascata di Skogafoss potente e maestosa con il suo salto.
Poi si arriva verso Vik dove impera la splendida spiaggia di Reynisfjara da cui si puo’ ammirare Dyrholaey: una splendida spiaggia nera che contrasta con la spuma bianca del mare. Fantastici i pinnacoli di basalto ad una estremità e i faraglioni di Dyrholaey dall’altra. Incredibili sia la grotta di basalto e gli scalini al suo esterno che producono un effetto particolare. La vera magia della natura!
Ci sono due deviazioni dalla Ring Road che conducono nei due posti. Attenzione che la strada per il promontorio chiude alle 19. Bellissima la grotta di basalto e le formazioni rocciose in mare.
Vik, paesino modesto ma con tutto il necessario. Un po caro. Molto bella la spiaggia nera.
Da Vik a Skalafell
Ci potrebbero essere Kirkjubaejarklaustur e il canyon Fjardrargljufur che non abbiamo visto perche’ divuliava.
Affascinante la Sandur Skeidararsandur che da l’impressione di essere sulla luna. Si tratta di un vastissimo deserto di origine alluvionale creato dagli jokulhlaup, impressionanti inondazioni generate dallo scioglimento dei ghiacciai a seguito dell’eruzioni vulcaniche.
Lo Skeidararsandur è impressionante e si estende per oltre 40 km tra la calotta glaciale e la costa per 600 kmq.
Vicino alla costa, a sud ovest del Vatnajokull, il sandur si trasforma in sabbie mobili e prende il nome di Medallandsandur.
Finito il sandur incominciano i ghiacciai. Direttamente sulla Hringvegur, presso il monumento alla devastazione del Jokulsfold, si possono ammirare uno di seguito all’altro come una quinta teatrale. Magnifico il ghiacciaio Skaftafellsjokull raggiungibile a piedi passando a fianco della piccola laguna.
Infine si arriva alla stupenda Jakulsarlon, una laguna immensa piena di iceberg di tre colori (bianchi, neri, azzurri) staccatisi dal ghiacciaio ed in attesa di buttarsi nell’oceano. Qui è bello fare un giro sullo zodiac (non sugli anfibi). E’ un giro di 2h che costa circa 80€ a persona ma permette di andare vicinissimi agli iceberg. Occorre prenotare con largo anticipo con Glacier Lagoon.
Finita questa meraviglia si attraversa la strada e si va su una spiaggia nera dove troviamo gli iceberg spiaggiati facendo un incredibile accostamento bianco-nero e nero-azzurro.
Da Skalafell a Egilsstadir.
Poco o niente. Non male i fiordi dopo Diupjvogur e molto impegnativa la N1 sul valico.
Hofn è la capitale islandese delle humar (scampi) e in qualsiasi ristorantino rappresentano il piatto forte.
Da Egilsstadir a Myvtan.
Paesaggi splendidi con cascate e laghetti che contrastano nel verde smeraldo dei campi. Si arriva a Hverir un campo geologico fantastico dove la terra sbuffa e fuma in un forte odore di zolfo. Poco distante c’è un altro campo, il Krafla, una caldera di ca 10km e con una fenditura di 90km dominato dalla centrale geotermica e piu’ sopra il cratere Viti con acqua azzurra e i Leirhnjukur, un campo di lava ancora fumante e una caldera ancora in azione.
Superata la collinetta la vista si perde sul lago Myvtan con campi fumanti, laghetti azzurri e i bagni termali di Jardbodin. Tutto molto bello ed interessante. Per entrare ai bagni termali si paga 4.300 Isk e ci si immerge in acqua azzurra davanti ad un panorama fantastico della valle. Molto meno turistica della blue Lagoon e molto più suggestiva.
Il lago di Myvtan è molto caratteristico con i pseudocrateri e le spiagge con formazioni rocciose e i campi di lava. Unico neo sono i moscerini: fastidiosissimi e presenti ovunque.
Da Myvatn ad Akureyri.
Prima di andare ad Akureyri bisogna passare da Husavik. Una Località molto caratteristica trasformata da città di pescatori a capitale del whale watching. In effetti la particolare conformazione del fiordo aiuta l’accoglienza dei cetacei che si trovano numerosi. Vale la pena prendere un giro in Zodiac di 2h. Molto bravi quelli di Gentle Giants.
Per arrivare ad Akureyri si passa dalle cascate di Godafoss, belle ed imponenti. Bisogna fermarsi sia a valle per vedere il doppio salto, che in cima per vederne la portata d’acqua.
Akureyri e’ un paesino molto carino con un buon centro con i negozi e una chiesa sullo stile di quella di Reykjavík. Per cena è da provare il ristorantino Kaffi Imeli. Piatti tradizionali dal gusto autentico in porzioni abbondanti e impiattamento casalingo. Ottimo la zuppa di agnello e il pescato del giorno. Servizio cortese e gentile. Ottimo rapporto qualità/prezzo per la media islandese.
Il fiordo di Eyafjordur merita un allungamento del giro passando per Dalvik da cui partono i traghetti per l’isola di Grimsey, l’unico posto in Islanda sopra il circolo polare artico.
Spettacolare è Sjglufjordur con il suo museo dell’aringa. Ma ancora più spettacolare è la strada fino a Vermhalid con scorci pazzeschi e le tipiche case di torba a Galmaer.
Riprendendo la N1 la strada si uniforma fino a Hvammstangi, il paese delle foche dove però occorre andare a nord per altri 20 km fino a Svalbard per vedere la prima colonia.
Da qui in poi la strada venta noiosa sino a Borganaes dove invece tutto è fantastico fino al tunnel sottomarino per l’ingresso a Reykjavik.
Sarebbe stato opportuno inserire anche la penisola di Schnafelson con una fermata in piu’ a Stikkysholmur per poter fare il giro completo e arrivare a Reykjavik. Sarà per la prossima visita in questo fantastico paese tanto vicino quanto diverso.
NOTIZIE UTILI
Cambio
A giugno 2017: 1€ = 110,706 Corone Islandesi (Isk)
1000 Isk = 9€ 10.000 Isk = 90€
Auto
Percorsi 2.406 km in 10 giorni.
Il noleggio prevede una franchigia e occorre prevedere un supplemento per escluderlo.
Prima di partire occorre verificare eventuali segni, graffi e botte che sono presenti sull’auto. Attenzione anche al parabrezza: eventuali segni vanno evidenziati. E’ opportuno fotografare il livello della benzina prima di partire con il contachilometri verificando che i km segnati sul contratto coincidano.
Velocita’ salvo diversa indicazione e’ di 90 km/h. C’e’ una strada principale, la Hringvegur la n.1 e N1 sono anche le stazioni di servizio lungo il suo percorso. Per far benzina occorre la carta di credito con il pin. Nelle stazioni N1 i distributori sono multilingua anche in italiano.
Ogni tanto ci sono cartelli dell’autovelox soprattutto intorno a Reykjavik. Prestare attenzione. Se si vede una macchina appena giu di mano ed e’ bianca potrebbe essere la polizia con il radar.
Occorre tenere sempre accesi gli annabaglianti.
La benzina costa ca 190-193 Isk.
Acquisti.
L’Islanda è carissima. Ci sono due supermercati validi: i Bonos e i Netto’. I piu’ economici e riforniti sono i primi. Fanno dei panini preconfezionati che sono una buona soluzione per il pranzo.
Un hamburger seduti costa mediamente 2300-2500 Isk (ca 20€).