
JOKULSARLON: La laguna incantata
Viaggiando verso est da Vik dopo il sandur, il deserto alluvionale che ti fa sentire sulla luna, la Hringvegur costeggia tutta una serie di ghiacciai con ai bordi delle lagune glaciali. Sono dei veri e propri laghi di dimensione variabile creatisi con il ritiro dei ghiacciai. La lingua morenica arriva fino all’acqua e lentamente il ghiacciaio rilascia degli enormi iceberg che, con clamore e producendo piccoli tsunami, galleggiano nell’acqua sottostante.
Il primo che si incontra è il Skaftafellsjokull con una piccola ma suggestiva laguna. Qualche chilometro avanti, direttamente sulla Ring road appare a destra la spiaggia nera con i piccoli blocchi di ghiaccio sabbiati e a sinistra la splendida laguna di Jokulsarlon. Si supera uno stretto ponte sul fiume più breve d’Islanda che collega la laguna al mare e si entra nel parcheggio.
Non ci sono costruzioni fisse, solo alcune postazioni mobili di un paio di società che organizzano tour nella laguna e una serie di bagni chimici. Tutto il resto è natura.
Il paesaggio cambia in continuazione in questa laguna. I ghiacci si spostano con lentezza tanto che un iceberg può attendere fino a 40 anni prima di vedere il mare. Nel frattempo si muove si gira, affonda e riemerge, si attacca ad altri iceberg creando un cromatismo straordinario tra il bianco, il nero e l’azzurro. Infatti sono questi i tre colori che caratterizzano questo straordinario spettacolo della natura. Il bianco del ghiaccio, il nero della fuligine vulcanica di secoli fa e l’azzurro intenso del ghiaccio vecchio di secoli completamente privo di ossigeno.
Straordinario è percorrere la laguna in gommone (da evitare gli anfibi: rumorosi e strapieni di turisti il cui unico scopo e farsi un selfie incuranti del paesaggio che li circonda) dove oltre alla bellezza degli iceberg, si apprezza il silenzio e se si è fortunati ci si avvicina a qualche foca che riposa sui lastroni di ghiaccio. Abbiamo preso l’escursione con Glacier Lagoon (tour in zodiac di 2h a 9.500 Isk (circa 80€) prenotandolo in anticipo di qualche giorno su internet (è sempre preferibile prenotare dato il limitato numero di posti soprattutto in alta stagione).
Poco prima di partire occorre equipaggiarsi bene con delle tutone termiche che ti vengono fornite dall’organizzazione. Le si infila direttamente sopra i giubotti e pantaloni. La sensazione è di essere dei palombari ma effettivamente non avverti il ben che minimo freddo anche accostandoti agli iceberg. Una volta pronti si cammina per cinque minuti lungo una stradina laterale per raggiungere il punto di imbarco sui gommoni. Accomadati sui fianchi dell’imbarcazione si parte alla scoperta di questa laguna che solo 20 anni fa era completamente ghiacciata e che oggi invece, per colpa del surriscaldamento terrestre si sta ampliando di anno in anno. Se da un lato questo consente di apprezzare lo straordinario spettacolo che si dispiega davanti ai nostri occhi, dall’altro fa riflettere su quello che sta accadendo al nostro pianeta.
Ogni iceberg è uno spettacolo di colori e di geometria che lascia a bocca aperta.
Ritornati a riva, ci si cambia velocemente per andare al di là della strada, nella splendida spiaggia nera dove si sabbiano gli iceberg una volta che hanno trovato la via del mare. Sembra un film in bianco e nero con queste splendide sculture che contrastano sulla nera sabbia lavica.
Uno spettacolo nello spettacolo !!!