Seoul: Guardia d'onore al Palazzo Gyeongbokgung

SEOUL

LA TERRA DELLA CALMA DEL MATTINO

Seoul 600 km, 10 milioni di abitanti con una densità di 16.700 ab/km’,  5 volte la densità di Milano e 7 volte i suoi abitanti, 20 linee della metropolitana. Seoul è una città pulitissima ovunque, gente molto rispettosa degli altri che se può cerca di aiutarti in ogni modo. E’ una megalopoli con 2000 anni di storia e con splendidi palazzi storici e templi. Inoltre fa parte della storia moderna in funzione della Guerra di Corea svoltasi tra il 1950 e il 1953 e finita con un armistizio ancora in essere.

CURIOSITA’

I coreani hanno tre fisse: la cosmesi, il kpop e, in comune con i giapponesi, i bagni.

1-Per la cosmesi vanno pazzi, soprattutto le donne. Ci sono intere vie piene di profumerie che vendono maschere preparate con ogni sorta di intingolo. Alcune vanno anche in giro con la maschera in faccia. A differenza nostra il loro must è essere più pallide possibili. Continuano a mettersi creme su creme, maschere su maschere e alla fine sembra che siano di plastica quanto sono lucide. Continuano a guardarsi nel cellulare per sistemarsi il ciuffo o gli occhi.

2-Adorano le soft-opera televisive con attori coreani e impazziscono per la Kpop, un genere stile boybands dove diversi ragazzini o ragazzine cantano e ballano motivetti orecchiabili, in molti casi anche molto gradevoli. Attori e artisti che sembrano l’esempio da imitare per i teenagers come da noi sono calciatori e veline. Non hanno il culto di generi occidentali ma hanno adattato il genere occidentale al loro kpop.

3-i bagni. A parte l’enorme disponibilità di bagni ovunque, gratuiti e splendidamente puliti (metropolitana, strade, luoghi pubblici, bar, locali), il vero mistero quando si entra è come tirare l’acqua. Le tazze sono vere e proprie stazioni computerizzate con tanto di tastiera e pulsanti. C’è il riscaldamento, il massaggio, la pulizia per uomo e per donna ed altre funzioni che non ho imparato. Ma non si riesce a capire come tirare l’acqua.

QUARTIERI

Myeong-dong. Il più vivo in assoluto e vero centro cittadino. Ad ogni ora del giorno e della sera c’è movimento e si può trovare da mangiare, bere o fare shopping. Ci sono negozi di abbigliamento ma il vero must sono le profumerie con ragazze urlanti che propongono ogni sorta di sconto sulle maschere viso. Myengdong è anche il festival assoluto dello street food. All’imbrunire, quando la gente esce dall’ufficio, incominciano ad allestire le bancarelle con ogni sorta di specialità coreana e vanno avanti fin oltre mezzanotte, tutte le sere.  Ci sono tantissime bancarelle che vendono dai più comuni ttobokki alla frutta carammelata. Ci sono poi tortelloni coreani fritti, verdure pastellate fritte, salsiccie, spiedini di vario tipo e diversi tipici dolci coreani. Vale la pena visitare questo quartiere solo per il cibo e l’atmosfera caratteristica delle bancarelle.

Passeggio a Myengdong

© Foto di Riccardo Seregni. Riproduzione vietata.

Ci sono poi anche moltissimi ristoranti normali coreani, giapponesi, vietnamiti, indiani e tailandesi, quindi un ottimo posto per gli amanti del cibo asiatico in generale.

Myeongdong, come già accennato, è una meta molto popolare anche per tutti coloro che vogliono comprare trucchi o creme per viso e corpo. Sono presenti tutte le catene più popolari coreane: Missha, Etude House, Natural Republic, Aritaum ecc. Fuori ad ogni negozio ci sono ragazze urlanti che vi invitano ad entrare e che vi danno campioncini in regalo: sono in regalo, naturalmente, solo se entrate a fare un giro nel negozio e, preferibilmente, comprate qualcosa. Quasi tutti questi negozi hanno prezzi relativamente bassi e Aritaum è quello più costoso, ma con prodotti di qualità nettamente superiore.

Poco lontano e quasi senza soluzione di continuità tra una bancarella e l’altra c’è Namdaemon Market, un mercato dove si trova di tutto. Anche questo aperto tutta sera (tranne il lunedi).

Per quanto riguarda i negozi kpop sono sparsi per il quartiere e spesso nascosti nei posti più impensabili. Alcuni sono nello shopping center della metropolitana di Myeongdong, uno si trova al 3 piano del palazzo della Natural Republic vicino all’uscita 6 della metropolitana e altri li trovate nella strada principale che inizia dall’uscita 6 e va verso Zara, H&M ecc.

Un altra delle attrazioni di Myeongdong sono indubbiamente i Dog e i Cat Caffe. Sono dei normali coffe shop al cui interno si trovano o cani o gatti e nel quale è possibile bere il proprio caffe e allo stesso tempo giocare con gli animali.

E’ possibile poi, se ci si dirige al teatro, vedere lo spettacolo “Nanta”. Uno spettacolo di cucina con tamburi che è veramente famosissimo in Corea.

City Hall. Il centro amministrativo di Seoul con il Comune e i palazzi storici. Interessante e colorato il cambio della guardia in costume con 50 elementi che si svolge tutti i giorni, due volte al giorno tranne il lunedi. Dura circa 40 minuti e non è da perdere.

Gyeongbokgung Palace

© Foto di Riccardo Seregni. Riproduzione vietata.

Gyeongbokgung Palace. Il palazzo più bello è in fondo alla lunga piazza nella quale svettano il re e l’ammiraglio. Un palazzo enorme con splendidi edifici.

Bello anche il palazzo Changdokgung, patrimonio dell’umanità con il suo splendido giardino segreto (visita da prenotare via internet).

Deludente invece il naviglio Cheonggyecheon.

Ci sono anche alcuni negozi in cui e’ possibile provarsi gli abiti tradizionali coreani, gli Hanbok e scattarsi foto indossandoli

Hongik o Hongdae. Vera scoperta e sorpresa di Seoul. E’ il quartiere universitario ed eè affollato da ragazzi di ogni età che si ritrovano per mangiare, bere o mettere in scena un balletto o una canzone nella speranza che qualche editor li noti.

Dongdaemun plaza. Un’opera d’arte tutta da comprendere in un quartiere un po’ degradato. Fotograficamente adatta per spunti particolari. Meglio la sera con le luci.

Gangnam. E’ la 5th Avenue di Seoul. Fa parte del nuovo quartiere a sud dell’Hangang River, sede delle Cheabol coreane (Samsung, LG, Hyundai) e residenza delle elite facoltose. Il tratto che va da Gangnam Station a Nonhyeon sembra un vero e proprio canyon nei grattacieli. Da visitare il Samsung D’lights.

Itaewon. Caratterizzato dalla base USA è il quartiere più cosmopolito e sembra di essere tra Camden e Portobello. Prevalgono i negozi di antiquariato.

N Seoul Tower. Da lontano sembra una semplice antenna ma in realtà è il simbolo di Seoul. La vista non è un granché a patto di trovare una giornata talmente limpida da poter sconfinare con la vista in North Korea. Dentro ci sono cose curiose, un po’ americane ma gradevoli (foto con panorama, foto in abito tradizionale) e da non dimenticare il lucchetto da agganciare alla torre.

Seoul NTower

© Foto di Riccardo Seregni. Riproduzione vietata.

Insadong. Insadong incarna profondamente le radici della cultura coerana e oscilla continuamente da sito di interesse storico a meta turistica per eccellenza. Qui si trova tutta la quintessenza della cultura coreana: ceramiche, oggetti antichi, te e cucina tradizionale attraggono masse di turisti e curiosi in questo quartiere.

CONSIGLI UTILI

L’inglese è generalmente parlato negli alberghi e nelle stazioni, ma fra la gente delle città è quasi sconosciuto. Questo vi porterà ad ingegnarvi in diversi modi per ordinare da mangiare, se non avrete a disposizione un menù in inglese o delle foto. La parte più difficile per noi è stata farsi capire dai taxisti, un’impresa se non avete la vostra destinazione scritta in coreano.

Trasporti.

La guida è come da noi a sinistra. Guidano in modo ordinato e molto rispettosi delle regole.

Spostarsi in città non è semplice. Apparentemente il modo più comodo è il metro ma le tratte sono lunghe e se si deve fare un cambio di linea si perde tanto tempo. Quando si sente la musichetta, il treno sta per arrivare. Ci sono 20 linee ma la più comoda è la 2 che gira in cerchio e tocca tutti i principali punti di interesse. Anche l’hotel è importante che sia vicino ad una delle fermate.

Molto meglio muoversi in bus anche se non c’è una cartina e c’è un servizio internet (ammesso di avere la connessione) in coreano. Il problema è che le fermate sono scritte in coreano salvo quelle con la connessione con una fermata del metro.

Per i biglietti, il più, comodo è la TMoney ricaricabile, costa 3000w di cauzione (rimborsabili) più le ricariche. Non sono convenienti i viaggi singoli (mediamente una corsa parte da 1250w incrementabile con la distanza percorsa). Occorre timbrare in entrata e in uscita. In bus si sale davanti, si timbra e si scende nella parte centrale dopo aver timbrato nuovamente. Per ricaricarla è semplice. Si trovano le macchinette in ogni stazione, si preme inglese e si seguono le istruzioni.

Un’altra alternativa è il taxi, molto conveniente, soprattutto per guadagnare tempo, purché ci si muova nello stesso quartiere considerando ogni quartiere è grosso come una ns città media. Le strade sono piene di taxi e la base di partenza a corsa è di 3000₩. Ci sono diversi tipi di taxi e sono contraddistinti dal diverso colore della vernice dell’auto. Quelli neri, solitamente sono i più cari e gli autisti parlano un buon Inglese (ovviamente la tariffa di partenza a corsa è più elevata), poi ci sono quelli di color arancio e quelli di color grigio metallizzato. I più economici sono quelli di colore grigio metallizzato.

La cosa migliore è individuare alcune cose da vedere vicine, raggiungere la stazione più comoda e muoversi all’interno del quartiere facendo meno cambi possibili in metro. Personalmente vi consiglio di spostarvi con la metropolitana, ma per ogni problema, non esitate a prendere un taxi, perché economici, sicuri e sopratutto i tassisti sono onesti.

Dall’aeroporto:

conviene prendere l’Airport express, costa 8000w a testa e porta alla Seoul station. Arrivati a Seoul Station alcuni hotel hanno il servizio free shuttle bus.

In alternativa c’è il limousine bus che però fa tutte le tappe degli altri viaggiatori. Inoltre poiché Seoul è una megalopoli, c’è il rischio di rimanere imbottigliati nel traffico.

A differenza di altri posti, merita di fare subito il giro in Hop-on Hop-off per orientarsi. Il giro blu fa il centro cittadino, molto bello e completo. Il giro rosso, i quartieri più esterni e Gangnam, bello e permette di scoprire luoghi interessanti. Il terzo giro è il tour completo di Gangnam.

Costa 12000w il blu, 15000w il rosso e durano entrambi 2 ore (se non si scende) e ne passa uno ogni 30 minuti precisi.

Cucina.

La cucina è interessante con sapori caratterizzati da aglio e peperoncino. Onnipresente il piatto nazionale, il kimchi. Ma sicuramente meritevoli di attenzione sono il galbi e il bibimpap. I ristoranti sono puliti e ben tenuti. Ci sono poche alternative occidentali compreso il McDonald’s. La loro vera tradizione è lo street food praticato ad ogni ora del giorno e della notte. Ci sono alcune aree dove si mangia per strada ad ogni ora (Myendong e Namdaeman Market). Per mangiare occorre adattarsi ai loro piatti e devo dire che sono stati una scoperta interessante con anche modalità particolari (soprattutto il galbi a Myendong). Al secondo piano del mercato del pesce ci sono diversi ristorantini che preparano il pesce fresco sia cucinato in una zuppa piccantissima, sia crudo come sushi e sashimi. Volendo si può acquistare il pesce al mercato e portarlo al ristorante per farselo cucinare. La vera risorsa sono gli onnipresenti starbucks che permettono di ristorarsi durante il giorno e fare colazioni normali. Ci sono anche versioni coreane tipo Hollys coffee e Brown Bean’s. C’e’ anche una versione locale di Pret a Manger, Paris Baguette dove si trovano croissante, dolci e baguette ma a prezzi da Grand Hotel.

Dove dormire.

Abbiamo soggiornato a Myeong-dong dove è ottima lo logistica a due fermate di metro da Seoul Station e a 5′ a piedi da due fermate di metro (Myendong e Changmuro) e dal mercato di Myendong aperto fino a tarda sera tutte le sere. Per questo motivo è il quartiere giusto per alloggiare. Tutti gli altri o sono lontani o sono frenetici di giorno e chiusi la sera.

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